La storia della Masseria
Il nome Masseria del Carmine Maggiore viene rinvenuto all’interno di una mappa topografica ed idrografica dei dintorni di Napoli databile al 1817 e realizzata per ordine di Sua Maestà il Re Ferdinando I di Borbone.
Riporta ai giorni nostri, dunque, una solida narrazione basata sulla storia della piana di via Campana del diciassettesimo e diciottesimo secolo, le cui terre erano in possesso di conventi e ordini religiosi e producevano ortaggi, frutta e vino distribuiti tra Napoli e i Campi Flegrei.
La Masseria, in particolare, era nella disponibilità dei Frati Carmelitani della Basilica del Carmine Maggiore, i quali l’avevano presumibilmente ricevuta da una famiglia Taviano, sicuramente proprietaria nel 1775.
Ad oggi, la Masseria del Carmine Maggiore 1817 conserva e preserva quelle tradizioni, valorizzandole con le moderne tecnologie agrarie, per offrire ai propri ospiti un tuffo nella storia attraverso il paesaggio bucolico, il palato deliziato dai prodotti DOP e DOC dei suoi terreni, e i sensi tutti.